Ma …Babbo Natale esiste davvero ?

Quante volte i bambini, con l’avvicinarsi del Natale, hanno posto a mamma e papà quella domanda a cui ogni genitore non sa cosa rispondere: “Esiste Babbo Natale?” Domanda posta dai bimbi sul nascere dei primi dubbi circa la sua esistenza. I compagni di scuola o la tv sono stati forse complici nel far sorgere questo interrogativo. Come rispondere dunque a questa domanda? Quali prove fornire? E soprattutto, perché spegnere la magia di un’aspettativa che ad ogni Vigilia illumina i sogni di tutti i bambini? D’altronde, tutto sommato, è vero che non esiste una prova della sua esistenza, ma nemmeno ne esiste una sulla sua non esistenza. Per poter mettere un punto fermo sulle incertezze attorno alla figura di Babbo Natale, può essere utile fare un salto nel passato, scoprendo le sue origini, e magari elementi che permetteranno di affermare che Babbo Natale esiste.




Le versioni di Babbo Natale nella storia

La figura di Babbo Natale è conosciuta in molte culture di tutto il mondo. Diversi sono poi gli appellativi con cui è denominato, tra cui Santa Claus e San Nicola. Non tutti però ne conoscono la storia e l’evoluzione. Innanzitutto tutte le versioni di Babbo Natale derivano dallo stesso personaggio storico: San Nicola, vescovo di Myra, oggi Demre, città dell’attuale Turchia. San Nicola divenne il protettore dei bambini a seguito di un episodio in cui riuscí a riportare in vita 5 bambini. Il mito di Babbo Natale è nato proprio da questa leggenda, avente come protagonista un personaggio realmente esistito. Nei paesi protestanti San Nicola perse poi le sembianze di vescovo cattolico ma ne conservò il ruolo benefico, assumendo il nome di Sinterclaus o Santa Claus. E i festeggiamenti si spostarono dal 6 dicembre (giorno in cui tradizionalmente lo si celebrava) al giorno più vicino a Natale, cioè la Vigilia. La trasformazione delle sembianze fisiche di San Nicola nel Babbo Natale che noi conosciamo, si deve però allo scrittore Clement Clarke Moore. Nel 1822 infatti scrisse una poesia in cui rappresentò Babbo Natale come un omone cicciotto, barba bianca, vestiti rossi contornati di pelliccia bianca, e alla guida fi una slitta trainata da renne, con a bordo un sacco pieno di giocattoli. Secondo alcuni era stata poi avanzata l’ipotesi che il colore rosso dell’abito fosse da attribuire alla Coca Cola, che lo rappresentò per la prima volta con questa tinta nelle proprie pubblicità, anziché nel colore originario verde. Questa teoria non fu comunque considerata valida poiché l’azienda non detenne propriamente il primato, essendo stato raffigurato già precedentemente nel medesimo modo.

Babbo Natale esiste davvero!

Una vicenda significativa è da far risalire al 1897. Alla redazione del noto giornale New York Sun arrivò una lettera di una bambina di nome Virginia, la quale chiedeva che qualcuno le dicesse la verità sull’esistenza di Babbo Natale. Ne seguí una risposta pubblica che passò alla storia, e fu tradotta negli anni successivi in ben 20 lingue. A dare la risposta fu il giornalista Francis Pharcellus Church:”sí, Virginia, Babbo Natale esiste”. A queste parole aggiunse un invito a rifiutare lo scetticismo e la sfiducia che pervade gli uomini, affermando anche quanto sarebbe stato triste se Babbo Natale non fosse esistito. Niente di più vero! Conclusioni Sulla base di quanto detto, possiamo affermare che Babbo Natale esiste davvero! Esiste nelle attese dei bambini e nelle speranze degli adulti. Nessuno potrebbe dire il contrario. E se vogliamo far diventare ancora più reali le nostre aspettative, è anche possibile visitare la casa di Babbo Natale a Rovaniemi, in Finlandia. Più vero di così…