Il padre delle luci per l'Albero di Natale

Mentre il Natale si avvicinava nel 1882, Edward Hibberd Johnson si unì ai suoi colleghi newyorkesi nel decorare la propria casa Allora come adesso, le tradizioni natalizie erano nel cuore di tutti, e Edward ancora una volta intraprese il rituale annuale di decorare il salotto della sua casa di Manhattan con un maestoso pino. Per quella particolare stagione natalizia, tuttavia, Johnson aveva deciso di rinfrescare la tradizione natalizia con un’innovativa illuminazione elettrica. Erano passati quasi tre anni da quando Thomas Edison inventò la prima lampadina elettrica, e poche persone conoscevano meglio la tecnologia elettrica emergente di Johnson, il fidato socio in affari del “Mago di Menlo Park” (il soprannome di Edison). Come manager dell’Automatic Telegraph Company nel 1871, Johnson assunse accortamente il ventiquattrenne Edison, ma il ragazzo prodigio si dimostrò così brillante e imprenditoriale che in breve tempo i loro ruoli si invertirono, e il capo divenne impiegato del famoso inventore. Johnson lavorò come vice presidente della Edison Electric Light Company, e fu capo ingegnere del sistema di generazione elettrica che Edison aveva presentato a Lower Manhattan a settembre.

Edward Hibberd Johnson – Fonte photo Pinterest

Sostituendo le candele con le luci elettriche, Johnson non solo ridusse notevolmente il rischio che gli alberi di Natale andassero in fiamme, ma aggiunse anche luce e colore. Secondo un giornalista del Detroit che visitò la casa del braccio destro di Edison, 80 lampadine rosse, bianche e blu cablate a mano “grandi quanto una noce inglese” illuminarono l’albero di Natale di Johnson. Altre 28 luci brillavano su due fili montati sul soffitto.

L’albero illuminato elettricamente di Johnson era molto rivoluzionario. Girava su se stesso sei volte al minuto su una piccola scatola di legno mentre le sue luci lampeggiavano in “un continuo luccichio di colori danzanti.” La corrente elettrica prelevata dall’ufficio principale di Edison, alimentava le luci e la manovella che faceva ruotare l’albero.

“Non ho bisogno di dirvi che l’albero scintillante era una magnifica vista”, riferì il giornalista “Difficilmente si può immaginare qualcosa di più bello”

A sua insaputa Johnson, ha anche lanciato la tradizione annuale di cercare di fare a gara con i vicini con abbaglianti luci di Natale. Una volta che l’energia elettrica si diffuse nelle residenze della Gilded Age di Manhattan, le persone della città vollero le nuove luci per mostrare i loro alberi di Natale alle loro feste natalizie.

Queste prime lampadine, tuttavia, mancavano di prese a vite e richiedevano il noioso processo di cablaggio di ogni singola lampada, un compito che pochi avevano la conoscenza o il tempo di intraprendere. Di conseguenza, i membri dell’alta società hanno speso oltre  300 dollari ad albero per assumere elettricisti capaci di installare luci sulle loro conifere e, di turno in caso di una lampadina bruciata o rotta.

December 22, 1882 – Edward H. Johnson crea le prime luci di Natale – Fonte photo Pinterest

L’albero di Natale della Casa Bianca fu elettrificato nel 1894 quando le figlie del presidente Grover Cleveland furono deliziate dall’albero che il Wheeling Register descrisse come:

“molto splendidamente rifinito e decorato con piccole lampade elettriche a colori al posto delle candele di cera come si usava una volta”

Per la maggior parte del paese, tuttavia, le candele sono rimaste il mezzo principale per illuminare gli alberi a causa della limitata disponibilità di energia elettrica, il costo e il fastidio delle luci di Natale stesse. Questa situazione cominciò a cambiare alla fine del XX secolo, quando la General Electric Company iniziò a produrre e vendere luci di Natale elettriche che non richiedevano i servizi di un elettricista per cablare. L’azienda ha accentuato i vantaggi riguardo la sicurezza delle luci elettriche nelle loro pubblicità e in riviste popolari del giorno, come ‘The Saturday Evening Post e Harper’s Bazaar’.

Nel 1903, la General Electric iniziò a vendere luci di Natale in corde da otto lampade, chiamate festoni, con prese di porcellana e pre-cablate, lampadine in vetro in miniatura e una spina a vite che si attaccava ad una presa a muro o a soffitto. Il prezzo di 10 euro per un set di tre festoni era però fuori dalla portata della maggior parte dei consumatori, ma i grandi magazzini in alcune città resero le luci disponibili per il noleggio al costo di €1.50.

Negli anni ’40, quando l’elettrificazione era diventata standard in America rurale, le luci elettriche avevano sostituito le candele di cera sulla maggior parte degli alberi di Natale e il pericolo di alberi che scoppiavano in fiamme era stato sostituito dalla frustrazione annuale di districare ragnatele nodose di fili di luce natalizia.

Il significato delle luci che rischiaravano le notti, allora davvero buie e spaventose, era duplice:

  • Da un lato c’era la volontà di rendere la casa più calda e accogliente, lasciando fuori i rigori dell’inverno e gli orrori notturni.
  • Dall’altra, fin da subito, emerge il simbolismo potente che la luce ha sempre rivestito nell’ambito della religione cristiana. Luce come personificazione di Cristo. Basti pensare alla luce che illumina costantemente il tabernacolo o il cero pasquale.

Le luminarie oggi vengono utilizzate per tutti gli addobbi luminosi: per i balconi di casa, per i presepi, per gli alberi di natale (addobbi casalinghi) sia per le feste patronali, per le strade e per le piazze in festa (luminarie o “parature”). Le luminarie si svilupparono e si diffusero soprattutto nelle città e nei paesi italiani, che avevano già saputo rendere spettacolari le feste dedicate ai loro santi patroni, alla Madonna e in generale a ogni aspetto della religione. Grandi artisti del passato, come Michelangelo o Bernini, hanno contribuito ad allestimenti di grandi feste popolari, insieme a famosi architetti e letterati. Questo genere di feste ha sempre coinvolto tutti: dai religiosi ai governanti, all’ultimo dei contadini o degli artigiani. Queste tradizioni si sono sviluppate soprattutto nel meridione. Le feste divennero una vera e propria forma d’arte soprattutto legata alla cultura barocca, a cui è sempre stata vicina.

Scorrano, in provincia di Lecce, è considerata la capitale mondiale delle luminarie. Stiamo parlando di un piccolo comune di soli 7.000 abitanti, ma dove ben tre società che forniscono luminarie allestiscono le illuminazioni pubbliche per il Natale e per  la festa di Santa Domenica, nella prima metà di luglio.

Per questo ringraziamo Johnson, l’uomo che è stato denominato “il padre delle luci elettriche dell’albero di Natale.”

Copertina: fonte photo dailytelegraph