Storia e tradizione delle cartoline natalizie

Andando a ricercare le origini delle cartoline natalizie si risale al Regno Unito dell’epoca vittoriana. Infatti la prima cartolina stampata per usi commerciali di cui si ha notizia risale al 1843 ed ha avuto luogo a Londra.

Sir Henry Cole, uomo d’affari che lavorava per le Poste del regno d’Inghilterra, commissionò ben 1000 cartoline perché venissero spedite ad amici e parenti in occasione delle festività natalizie.

Il disegno venne commissionato a John Callcott Horsley e rappresentava una famiglia, distinta e numerosa, intenta a bere del punch. La cartolina recitava un semplicissimo ed efficace “A Merry Christmas and a Happy New Year to You”. Ovviamente il tutto colorato e litografato rigorosamente a mano. Non è difficile immaginare le critiche che la rappresentazione attirò, accusata di istigazione all’alcolismo.

Ai due lati erano illustrate persone intente a prendersi cura dei più poveri e deboli.

Nonostante le polemiche sui primi soggetti utilizzati, l’idea piacque così tanto che la casa editrice Penny Post quell’anno produsse ben 2050 cartoline a tema natalizio che mise in vendita al costo di uno scellino caduna.

Nel corso del 1873 la ditta Prang e Mayer diede il via alla produzione di cartoline di Natale per il mercato britannico e già l’anno successivo sbarco sul mercato statunitense. Louis Prang, proprietario dell’azienda, venne addirittura soprannominato “il padre delle cartoline natalizie”.

Nel giro di pochissimi anni la produzione crebbe così tanto da raggiungere quota 5 milioni di cartoline stampate ogni anno grazie alla tecnica della cromolitografica.

La sempre più grande popolarità di questo mezzo per scambiarsi pensieri ed auguri durante le festività natalizie favorì sempre di più la produzione a basso costo, conseguenza che purtroppo estromise Prang dal mercato.

Una collezione della Metropolitan University di Manchester custodisce gelosamente non solo il primo esemplare di cartolina di cui si ha notizia ma anche ben 3200 esemplari di biglietti di auguri vittoriani ed edoardiani del tempo.

Quel che si nota nelle prime cartoline è l’assenza di riferimenti ad immagini sacre e religiose. Le cartoline, infatti, prediligevano immagini sentimentali di bambini ed animali, fiori e fate. Non mancavano inoltre immagini ironiche, allegoriche o anche solo considerate divertenti.

Va anche sottolineato come l’introduzione di nuove tecnologie e soprattutto di nuovi mezzi di trasporto determinarono la diffusione crescente delle cartoline. In particolare, il passaggio della gestione della posta con le diligenze alla gestione su rotaia. Il servizio postale vittoriano non solo diventa più veloce ma anche meno costoso ed alla portata di più tasche.

L’usanza delle cartoline natalizie iniziò sempre più a diffondersi nei vari paesi e, fino alla fine della prima guerra mondiale, fu la Germania a fare da padrona sul mercato. La guerra diede un grande impulso all’invio di cartoline natalizie perché era tanta la voglia di far avere pensieri ed auguri ai soldati al fronte.

L’avvento dell’invio di cartoline senza la classica busta a contenerle determinò un momentaneo periodo di crisi dei biglietti originali con le rappresentazioni di gusto vittoriano ma, a partire dagli anni ’30, si raggiunse un nuovo equilibrio. Iniziarono a cambiare anche i soggetti, introducendo figure stagionali, come Babbo Natale, cervi, camosci o agrifogli.

Nel corso del XIX secolo la produzione di cartoline a tema natalizio divenne un vero e proprio business per molte aziende manifatturiere che, evolvendo continuamente le proprie immagini, rispondevano alle nuove mode ed ai nuovi gusti dei consumatori, nonché alla nuove tecniche di stampa.

L’importanza politica delle cartoline di Natale

Non è difficile immaginare quanto le cartoline natalizie possano aver avuto, nel loro piccolo, un’importanza politica nei rapporti tra le istituzioni.

Già negli ’40 del 1800 la Regina Vittoria inviava cartoline ufficiali di auguri natalizi agli altri regnanti europei, dando il via ad una tradizione ancora oggi portata avanti e rispettata con dedizione. I soggetti ritratti erano e sono tutt’oggi i membri stessi della famiglia reale nel corso di eventi di particolare rilevanza.

Andando oltre oceano, anche la Casa Bianca vanta una tradizione di cartoline di Natale personalizzate di tutto rispetto. Fu il presidente Calvin Coolidge, nel 1927, a dare il via all’usanza e fu Franklin Delano Roosvelt, suo successore, a portarla avanti utilizzandole al posto delle precedenti note presidenziali.

Arrivando al 1953, è al presidente Dwight D. Eisenhower che si deve la prima cartolina ufficiale della Casa Bianca, raffigurante la Casa Bianca stessa.

Le cartoline di natale oggi

Nei decenni più recenti purtroppo abbiamo assistito ad un declino della circolazione di queste stampe a causa della tecnologia che, ovviamente, mette a disposizione mezzi più veloci e dinamici per scambiarsi gli auguri.

Nonostante tutto, però, si contano ogni anno ancora 700 milioni di cartoline e biglietti natalizi in circolazione.

L’interesse degli estimatori e dei collezionisti è sempre molto alto tanto che nel corso di un’asta a Devizes, nella contea inglese del Wiltshire, una cartolina originale realizzata nel 1843 da John Callcott Horsley è stata venduta alla cifra stellare di 12.000 sterline.