Un film sotto l’albero: 10 film da vedere durante le Feste di Natale

Classica commedia degli anni ’80 che, con la sua storia bizzarra e inverosimile di un esperimento sociale condotto da due anziani ricconi alle spese di un sottoposto bianco molto classista e un ragazzo di strada di colore che si arrabatta come può per sopravvivere, punta sui temi delle disuguaglianze sociali con una storia che alla fine si rivela piena di amicizia, personaggi genuinamente piacevoli e battute diventate cult.

Nancy Meyers è la regina dei buoni sentimenti e questa storia di Natale non solo non fa eccezione, ma è forse la più tenera di tutte. Due donne – una a Londra (Kate Winslet) e una a Los Angeles (Cameron Diaz) subiscono una delusione d’amore nello stesso momento e questo le porterà a scambiarsi gli appartamenti  – molto diversi fra loro così come il loro stile di vita) per una vacanza che si rivelerà molto speciale, perché nelle loro vite entrerà un nuovo amore.

Un cast stellare per questa commedia corale di Richard Curtis che divide il pubblico fra chi la ama e chi non la sopporta. Che si stia in un campo o nell’altro, comunque, bisogna riconoscere che questo film corale racchiude tutto quello che ci si può aspettare da un film di Natale. Luci, colori, storie commoventi e tanto tanto amore.

Un cast stellare per questa commedia corale di Richard Curtis che divide il pubblico fra chi la ama e chi non la sopporta. Che si stia in un campo o nell’altro, comunque, bisogna riconoscere che questo film corale racchiude tutto quello che ci si può aspettare da un film di Natale. Luci, colori, storie commoventi e tanto tanto amore.

Uno di quei film che sai già come finiscono prima ancora di iniziare, ma non ha importanza perché alla fine quello che conta è che crea l’atmosfera giusta.

In questa commedia che sembra un  po’ un cartoon Matthew Broderick è un papà super precisino e organizzato il cui avvento sarà sconvolto dall’arrivo di un nuovo, incasinato ma entusiasta vicino di casa che punta ad avere le più grandi, divertenti, colorate e strabilianti illuminazioni di Natale del mondo nel proprio giardino.

Per noi italiani che pur amando le decorazioni e le luci di Natale difficilmente arriviamo a certi eccessi molto “made in USA” vedere certi spettacoli di luci fa il suo effetto e non c’è dubbio che faccia sentire appieno lo spirito della festa.

Ok, il Natale qui è veramente poco più di una scusa, ma in un modo o nell’altro questo concentrato di azione e adrenalina è entrato nel cuore di milioni e milioni di fan in tutto il mondo ed è invariabilmente inserito sia nelle classifiche dei migliori film da guardare a Natale, sia in quello dei migliori film d’azione della storia. Un bel record per Bruce Willis che ha portato ormai sullo schermo questo personaggio ben  6 volte e pare proprio che non sarà l’ultima.

La trama è semplice: un agente della polizia di New York deve salvare la moglie e i suoi colleghi da un gruppo di terroristi che li ha presi in ostaggio nel grattacielo in cui lavora – il mitico Nakatomi Plaza di Los Angeles – durante la festa di Natale.

Il film di Natale per antonomasia non ha bisogno di presentazioni: Mamma ho perso l’aereo è probabilmente la commedia più conosciuta del mondo e ha fatto del suo protagonista Macaulay Culkin un vero e proprio mito degli anni ’90.

Per chi fosse vissuto sotto una roccia fino ad oggi la storia è quella di un bambino di otto anni che, nel caos dei preparativi per la partenza alla volta di una vacanza di Natale di una famiglia numerosa, viene lasciato accidentalmente solo a casa e nessuno se ne accorge finché ormai è troppo tardi per tornare subito indietro a prenderlo e lui si ritrova solo a difendere la casa dal tentativo di furto con scasso di un paio di malviventi da cartoon con trovate geniali e divertenti.

Will Freeman, il protagonista di About a boy interpretato da Hugh Grant, è un classico Grinch in carne e ossa. Non gli piacciono i bambini, vive solo circondato da un lusso decadente e superficiale, seduce e poi abbandona donne emotivamente fragili. Ovviamente anche il Natale rientra nella lunga lista delle cose che Will detesta, un odio che si porta dietro da quando suo padre ha scalato le classifiche radiofoniche con la canzone “Santa’s Super Sleigh”. Tutto cambierà quando il caso lo porterà ad incontrare un ragazzino un po’ fuori dagli schemi di nome Marcus con il quale instaurerà una tenera amicizia.

Una via di mezza fra film di Halloween e film di Natale questo capolavoro di Tim Burton è una gioia per gli occhi e nonostante la sua atmosfera cupa e un po’ horror in realtà è una favola che dimostra come lo spirito del Natale possa insediarsi anche nel più improbabile dei luoghi portando gioia e un nuovo sguardo sul mondo, il tutto condito dalle bellissime canzoni originali di un Danny Elfman in piena forma

Che un film del 1946 sia ancora oggi non solo rilevante, ma un caposaldo assoluto del periodo delle Feste, è la migliore testimonianza del suo valore artistico e dell’universalità del suo messaggio che si possa avere.

Un uomo generoso e sempre al servizio del prossimo si ritrova sull’orlo del suicidio nella notte di Natale per un errore che ritiene imperdonabile. Ma mentre sta per compiere il gesto estremo arriva un angelo che gli mostra cosa sarebbe successo alle persone che ama di più se lui non fosse mai nato. Quando capisce che senza di lui il mondo sarebbe un posto peggiore e che la sua famiglia avrebbe sofferto si rende conto di quanto in realtà abbia da perdere e desiste. Nel frattempo gli abitanti del paese in cui vive hanno trovato il modo di rimettere le cose a posto per lui come lui tante volte aveva fatto per loro. E vissero tutti felici e contenti.

Da che sembrava essere una commediola come tante, Elf è riuscita a conquistare sempre più successo anno dopo anno, entrando a far parte dell’esclusivo club degli “irrinunciabili” di Natale.

Amatissimo soprattutto dai bambini ma non solo, quella di Elf è la storia di un uomo cresciuto nel Polo Nord che scopre di non essere come pensava un elfo – seppure decisamente fuori misura -, ma un essere umano e che parte alla ricerca del proprio padre naturale in una New York che di spirito natalizio sembra avere poco, a parte l’aspetto più consumeristico e superficiale.

Inutile dire che il disarmante elfo finirà per conquistare tutti e restituire alla propria famiglia e alla comunità il vero senso del Natale.